CAI Gualdo Tadino
Presentazione della Corale CAI

Presentazione della Corale CAI

La Corale: protagonista il bel canto

logo_corale_cai_h250Un brivido, un groppo alla gola, lacrime che si affacciano agli occhi, irrefrenabili…scagli la prima pietra chi non ha mai provato almeno una di queste sensazioni forti nell’ascoltare l’esecuzione del canto “II signore delle cime” eseguito dalla Corale Cai di Gualdo Tadino.

Il complesso vocale diretto magistralmente dal maestro Felice Pericoli ha conseguito nel tempo un livello di capacità interpretativa così elevato da essere apprezzato ben al di là dei nostri confini.

Un riconoscimento che è frutto delle capacità direttive del maestro e della professionalità dei coristi che con sacrifici disinteressati spendono una parte consistente del loro tempo libero per provare e riprovare fin quasi alla perfezione i canti che eseguiranno poi in concerto. Eppure la corale Cai di Gualdo Tadino ha una storia breve. L’anno di grazia è il 1988 e l’anedottica è ormai conosciuta.

C’è la prima festa della montagna organizzata dalla sezione gualdese la prima domenica di settembre e nasce l’idea di arricchire la liturgia della S.Messa celebrata presso l’eremo dei M.Serrasanla con canti eseguiti da un gruppo di caisti selezionali. Il risultato è eccezionale, l’effetto stupefacente. L’allora presidente Carlo Paoletti avvicina il maestro Pericoli che aveva accompagnato due coristi alla tastiera e ne verifica la disponibilità ad assumere la direzione del coro che verrà ufficialmente costituito nel febbraio del 1989.

Tre mesi di prove e gran debutto il 18 giugno dello stesso anno nella chiesa di S. Francesco. Il successo è immediato e la strada successiva è un crescendo di riconoscimenti e soddisfazioni. Nella ricorrenza del Natale la corale esegue concerti nelle chiese di Caselle,San Pellegrino e San Benedetto e nel ’90 è chiamata ad esibirsi in occasione della marcia della pace ad Assisi.

Il repertorio è vasto e spazia dai tipici canti della montagna alla musica classica e la nostra corale brucia le tappe della notorietà tanto da essere invitata ad esibirsi a Faenza (8 dicembre del’91), Sigillo, Scheggia, Pontevalleceppi con una presenza qualitativamente importante per il bicentenario rossiniano tenutosi a Fossato di Vico,Gualdo Tadino e Gubbio. Ormai le manifestazioni alle quali la corale Cai è invitata a partecipare si moltiplicano (come non citare l’appuntamento annuale per il raduno regionale Cai con l’esibizione contemporanea delle corali di Gualdo, Spoleto e Perugia) e sarebbe fin troppo pedante elencarle tutte. Arriviamo pertanto ad un’altra tappa fondamentale,quella del 1993. E’ l’anno dei festeggiamenti per il 50° anniversario della morte dell’insigne maestro e concittadino Raffaele Casimiri.

A Gualdo Tadino esiste da anni la corale Casimiri (diretta dal maestro Antonio Pascucci) che si esibisce nel corso di alcune importanti celebrazioni religiose. Molti coristi appartengono sia alla corale Cai che a quella Casimiri e nel momento in cui il maestro Pericoli assume la direzione anche della corale Casimiri c’è l’opportuna unanime decisione di procedere alla fusione dando così vita all’attuale corale CAI”Casimiri”.

II resto è storia recente. Una continua ricerca della perfezione da parte del maestro Pericoli, una incessante selezione di voci nuove, una efficace organizzazione dei consigli direttivi succedutisi negli anni hanno fatto si che la nostra corale migliorasse continuamente la qualità delle sue esibizioni arricchendo il suo repertorio di proposte sempre nuove e coinvolgenti ed adatte alle varie situazioni nelle quali è chiamata ad esibirsi. E di concerto aumentano anche il numero e l’importanza delle manifestazioni alle quali è invitata a partecipare.

Si esibisce, così, più volte a Perugia. Spoleto, Foligno, Faenza, Cascia, S.Sepolcro, Città di Castello, Trevi, Nocera Umbra, Terni e Audun Le Tiche. Il Cai nutre sentimenti di profondo riconoscimento per il maestro Pericoli ed i suoi coristi perché hanno dato vita ad una presenza importante nel nostro territorio arricchendone lo spessore culturale e perché contribuiscono in maniera significativa a diffondere un’immagine positiva della nostra sezione. Insomma se non si fosse ancora capito, ne siamo profondamente e apertamente orogogliosi.

Riccardo Serroni (1987-1997 Decennale della sez. di Gualdo Tadino)

Presidente Francesco Macchiaroli