Il paesaggio di Gualdo Tadino è dominato dalla dorsale appenninica, caratterizzata da un notevole patrimonio naturalistico e ambientale, costituito da boschi e pinete, ampie distese di prati perenni che danno vita a suggestive fioriture policrome e da cime suggestive all’interno dell’Area Sic (Siti di Importanza Comunitaria) Monti Maggio e Nero: Monte Nero (m. 1413), Monte Maggio (m. 1361), Monte Serrasanta (m. 1348), Monte Penna (m. 1432), Monte Fringuello (m. 1186). Dalla città si può salire verso Valsorda (1006 m), vallata che trae il suo nome dall’assenza dell’eco, incastonata tra il Monte Serrasanta e il Monte Maggio.

Valsorda
Rappresenta la località più celebre della montagna gualdese, dove è possibile praticare non solo escursionismo e trekking, ma anche equitazione, sci da fondo e da escursionismo, mountain bike e volo a vela. Si raggiunge tramite una comoda strada provinciale. Attualmente a Valsorda, sono a disposizione degli escursionisti e dei turisti quattro rifugi utilizzati come strutture ricettive, un camping e un ristorante.

Panorama
Sulle alture degli Appennini di Gualdo Tadino lo sguardo spazia dal Monte Catria ai Sibillini e si posa su affascinanti borghi pedemontani e, nelle giornate più limpide, sul mare Adriatico.

Sentieristica
Dalla splendida vallata è possibile raggiungere le vette circostanti attraverso antichi sentieri e tratturi, per ammirare il paesaggio incontaminato e di rara bellezza dell’Appennino Umbro-Marchigiano. Da Valsorda si dirama una fitta rete di sentieri di varia difficoltà che, attraverso boschi e prati o lungo passaiole e balze, conducono a belvederi naturali e sommità che rimangono nella memoria degli escursionisti; dalla stessa Valsorda si può salire anche al Monte Serrasanta e al Santuario della SS. Trinità, eretto sulle rovine di un antico romitorio benedettino, dal quale si gode di una incantevole vista sulla vallata della via consolare Flaminia.

Flora
Tanti sono i percorsi possibili, tutti accomunati dalla grande bellezza dei paesaggi, dei panorami, del rigoglio della natura, dalla tranquillità e dalla stupefacente varietà della flora. Sono decine le specie vegetali tipiche, fra le quali moltissime e rarissime varietà di orchidee selvatiche, gigli, narcisi, la cui fioritura è particolarmente spettacolare da maggio fino a giugno, quando i prati si colorano delle tinte più disparate.

Castagneto
Come un gioiello incastonato fra le montagne gualdesi, si sviluppa il castagneto, uno dei pochi presenti in Umbria, probabilmente frutto dell’opera dei monaci benedettini che popolarono l’eremo di S. Salvatore e S. Pietro di Acqua Albella in Monte Maggio, i cui ruderi sono ancora visibili all’interno del fitto bosco. É un castagneto ancora sfruttato e da cui si ricava una particolare qualità di castagna, dal sapore inconfondibile, molto richiesta.

Le acque
Il territorio è ricco di sorgenti di acque freschissime, la più famosa, per l’omonima acqua minerale, è la sorgente della Rocchetta che sgorga dalla montagna gualdese. Altre sorgenti presenti sul territorio sono la sorgente di Capodacqua nei pressi della quale sorgeva l’antico romitorio dei Santi Gervasio e Protasio. Altra importante sorgente è quella di Santo Marzio che alimenta l’acquedotto cittadino, dotata di un’ombreggiata zona pic-nic.