Il 24 maggio si è svolta a Valsorda la manifestazione “La cultura della Montagna” organizzato dall’Istituto Tecnico Industriale e Liceo Scienze Umane di Nocera Umbra.
Grazie al progetto “Cultura della montagna”, che vede come referente il professor Claudio Parlanti, venerdì 24 maggio più di 150 alunni dell’Istituto Tecnico Industriale e del Liceo delle Scienze Umane “Sigismondi” di Nocera Umbra hanno partecipato a una splendida manifestazione che si è svolta a Valsorda di Gualdo Tadino in collaborazione con la sezione del Club Alpino Italiano, che ha come referente del programma il presidente Franco Palazzoni.
La scuola ha partecipato a questo progetto che ha visto gli studenti impegnati in un’escursione che partiva dalla Valsorda seguendo il Sentiero Italia fino a scendere al rifugio CAI.
Gli alunni sono stati accompagnati nella prima escursione da Noè Commodi e nella seconda dal responsabile del rifugio Enzo Bozzi. Entrambi, grazie alla loro esperienza, hanno aiutato i ragazzi nei momenti più impegnativi del percorso.
Presenti in questa iniziativa diversi alunni con disabilità che hanno potuto partecipare grazie al CAI di Terni che ha fornito gli strumenti necessari per superare le difficoltà. Durante l’escursione il socio CAI Paolo Pieretti ha eseguito splendidi scatti documentando tutta la manifestazione.
Presente anche lo storico locale Sergio Ponti che ha svolto lezioni molto interessanti sulla storia della popolazione del territorio, altre lezioni lungo i percorsi sono state svolte da Francesco Falcinelli del reparto Carabinieri Biodiversità. Ha aderito al progetto anche il comandante del reparto Carabinieri Biodiversità di Assisi, il tenente colonnello Marco Fratoni, che si è reso sempre disponibile. Il dirigente Leano Garofoletti ha ringraziato i docenti presenti alla manifestazione e tutti i presidenti che negli anni si sono avvicendati e i soci del CAI della sezione di Gualdo Tadino che negli anni sono stati presenti, sottolineando come l’evento sia stato positivo per la crescita e le conoscenze degli alunni e che la montagna può diventare un luogo di inclusione e partecipazione sociale ma anche di crescita civile e culturale del territorio.
Di Redazione Gualdo News