Il nostro no alla liberalizzazione del transito dei veicoli a motore sui sentieri delle nostre montagne.
Il nostro no alla liberalizzazione del transito dei veicoli a motore sui sentieri delle nostre montagne.

Il nostro no alla liberalizzazione del transito dei veicoli a motore sui sentieri delle nostre montagne.

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è image.png

Club Alpino Italiano

Sezione di Gualdo Tadino

Carissimi concittadini, carissimi amministratori,

come già siete a conoscenza abbiamo una delibera regionale che permette indiscriminatamente il transito con mezzi a motore anche sui nostri sentieri di montagna. Fermo restando che trattiamo di un bene ereditato che è di tutti, è giusto che ognuno lo frequenti a suo modo. Esistono però delle regole di convivenza, delle scelte sul tipo di turismo da privilegiare, degli obblighi di tutela per mantenere o migliorare l’ambiente per le generazioni future ecc… che non possono essere trascurate.

Abbiamo sul nostro territorio un turismo religioso alla riscoperta di eremi, monasteri o grotte vissute da eremiti del passato, come anche uno un po’ più tecnico dove si “arrotano le unghie” su belle placche di roccia e ancora c’è la possibilità di esercitare il meraviglioso classico trekking alla riscoperta di angoli naturalistici bellissimi arricchiti da fontanili e ricoveri antichi. Forse la cosa più importante è che questo nostro territorio, invidiato da molti, è adatto a svolgere un’attività più lenta capace di ritemprare il fisico e liberare la mente.

Certo, tutto questo è in contrasto con una frequentazione motorizzata, c’è bisogno di pianificare il territorio individuando spazi per pedoni come per i veicoli a motori.

Questa delibera, tra l’altro, concentrerà un grande numero di mezzi a motori che migreranno dalle regioni vicine dove questo transito non è permesso. Un problema di enormi dimensioni che potrebbe verificarsi è un aumento vertiginoso del dissesto idrogeologico dovuto alla eccessiva frequentazione dei suddetti mezzi.

Sicuri che si annullerà a breve questa delibera, Buona montagna a tutti.

Il Consiglio Direttivo

della sezione CAI di Gualdo Tadino


Domenica 14 aprile i rappresentanti di quasi 30 associazioni si sono ritrovati sul monte Subasio, ad Assisi, per protestare contro l’emendamento Puletti con il quale a fine dicembre sono state di fatto aperte le porte di sentieri e mulattiere dando il via libera alla «liberalizzazione ai veicoli a motore alla viabilità minore non vietata esplicitamente». La manifestazione è stata convocata dal CAI regionale.