Club Alpino Italiano
Sezione di Gualdo Tadino
Intersezionale con la sezione CAI di Gubbio
PARTENZA: ore 06.45 dal parcheggio del Gala.
LUNGHEZZA: 16 Km | DISLIVELLO: 850 metri totali |
ALTITUDINE MAX : 1330 | ALTITUDINE MIN: 590 |
DURATA: 6 ore + soste | DIFFICOLTA’: EE (Escursionisti Esperti) |
PRANZO: Al sacco | RIENTRO: Tardo pomeriggio |
CARTA Foresti casentinesi: SENTIERI 00 – 225 – 207 – 223 – 229 -227 | GRUPPO MONTUOSO: Parco Nazionale foreste Casentinesi |
DESCRIZIONE:
Da Badia Prataglia, salendo verso P.so Fangacci, dove lasceremo le auto, troviamo sulla destra un piccolo spiazzo appena più in alto rispetto alla strada. Siamo ad Aia di Guerrino (1223 metri), punto di partenza della nostra escursione sul GEA 00 che proviene dalla strada carrabile ed entra nel bosco salendo leggermente. Dopo circa 200 metri giungiamo a un bivio. A sinistra parte il CAI 225 che sale sul Monte Penna, una terrazza naturale con la vista sulla valle della Lama e la diga di Ridracoli.
L’itinerario si snoda quasi interamente in terra di Romagna. Ridiscendiamo il M. Penna e riprendiamo a sx il GEA 00 che inizi a a salire in modo abbastanza deciso.
Continua così, attraverso una bella faggeta, per 1,2 chilometri, fino ai 1436 metri di Poggio allo Spillo per scendere poi a Passo della Crocina (1396 m), uno storico quadrivio; qui noi voltiamo a sinistra sul CAI 207 che con una discesa regolare tra belle piante di faggio ci porta ai 1250 metri di Passo della Bertesca. Siamo ad un altro quadrivio dove dobbiamo voltare secco a sinistra e iniziare a discendere sul CAI 223 che in circa 4,5 chilometri ci condurrà a La Lama (694 m). Dopo poco avremo un bel panorama alla nostra destra, incominciamo a trovare piante di abeti che si faranno sempre più fitte. La strada degrada in modo abbastanza deciso, ma facendo attenzione il sentiero non presenta tratti insidiosi. Siamo entrati nella Valle dei Forconali, percorsa dall’omonimo fosso a cui, per un bel tratto, Percorso degli Scalandrini camminiamo a pochi metri, così, il silenzio della foresta è rotto dal piacevole scorrere dell’acqua. Ormai gli abeti, quasi tutti uguali, sono diventati le piante dominanti, ma non i soli. Lungo il percorso incontriamo altre tipologie di piante dalle forme molto fantasiose. Un faggio ha abbracciato con le sue radici un grande masso: una sorta di simbiosi tra legno e roccia. La Lama si presenta come un grande spazio pianeggiante ricchissimo di acqua, con verdi prati e bosco.
Chiuso su tre lati da alti monti, ad est è aperto verso la Romagna. Una piccola chiesetta ci aspetta in una radura, a pochi metri da questa si trova un bivacco, poi c’è un grande edificio sede delle guardie forestali. Qui faremo la sosta pranzo.
C’incamminiamo poi verso il ritorno prendendo il CAI 229 che segue il Fosso della Lama. Dopo poco più di un chilometro quasi pianeggiante lo lasciamo per voltare a sinistra sul CAI 227 che sale deciso fin dai primi metri. Inizia la parte più dura del percorso: in circa 3 chilometri affronteremo un dislivello di 500 metri.
Fiancheggeremo il Fosso di Fangacci che scende dall’omonimo passo, a trecento metri da Aia di Guerrino. Il primo chilometro del CAI 227 è il più duro. Tratti del ripido sentiero sono costituiti da scale. Per questo è conosciuto come Percorso degli Scalandrini. A poca distanza da questo punto si trova una spettacolare cascata raggiungibile nella parte bassa del salto con una breve deviazione. Con attenzione, se bagnato lo stretto sentiero può essere molto insidioso. Superato il Fosso Fangacci con un piccolo ponte di legno, il sentiero, pur mantenendo una buona salita si fa più dolce. Continueremo lungo il fosso in uno splendido bosco fino a raggiungere un bivio. Dobbiamo andare a sinistra, per ritornare al P.so dei Fangacci, Un centinaio di metri prima dell’Aia di Guerrino troveremo la Fonte di Guido, giustificato motivo di una breve sosta per dissetarsi con acqua freschissima e pura. Siamo alla fine del nostro percorso ad anello.
Approvvigionamento Idrico: portare acqua a sufficienza per uso personale
Abbigliamento: Antipioggia/antivento/scarpe da trekking/
Attrezzatura: scarponi, bastoncini e pranzo al sacco.
NOTE:
- L’ escursione è riservata ai soli soci CAI in regola con il tesseramento nell’ anno corrente.
- L’ escursione potrà subire cambiamenti o annullamento in base al meteo o altri motivi all’ insindacabile giudizio degli accompagnatori
- Gli accompagnatori sotto attenta ispezione avranno potere di negare la partecipazione all’ escursione ai partecipanti PRIVI di ABBIGLIAMENTO/ATTREZZATURA/APPROVVIGIONAMENTI non che PREDISPOSIZIONEFISICA
- Si ricorda l’obbligo della compilazione di autocertificazione COVID-19 messa disposizione la mattina stessa
Accompagnatori: