Il corso di escursionismo delle sezioni di Gualdo e Gubbio
Il corso di escursionismo delle sezioni di Gualdo e Gubbio

Il corso di escursionismo delle sezioni di Gualdo e Gubbio

Il corso base di escursionismo promosso dalle sezioni CAI di Gubbio e Gualdo Tadino

Grazie anche alle intense attività escursionistiche promosse dal CAI, che costituiscono un ottimo veicolo promozionale, c’è sempre più gente che frequenta i sentieri delle nostre montagne. Molti partecipando alle uscite programmate dalle sezioni CAI, tanti altri avventurandosi da soli o in piccoli gruppi autonomi anche su percorsi sconosciuti. Ed è frequente la richiesta di intervento del Soccorso Alpino per cercare persone che non riescono a tornare a casa perché colte da malore o perché hanno perso punti di riferimento oppure (come accaduto recentemente sulla gola della Rocchetta a Gualdo Tadino) si sono imbalzate non riuscendo più ad andare avanti né a tornare indietro. C’è tanta improvvisazione, in buona sostanza, che in certe situazioni rischia di creare conseguenze problematiche anche serie, soprattutto se ci si avventura in uscite impegnative senza un abbigliamento adeguato (un irresponsabile che saliva con l’infradito da Forca di Presta al rifugio Zilioli l’ho visto di persona), non valutando bene le proprie capacità fisiche o non mettendo nello zaino provviste sufficienti (specialmente liquidi) . Tra i compiti del CAI c’è anche quello di
educare la gente a frequentare la montagna sia rispettandola che evitando possibili pericoli. Le sezioni CAI di Gubbio e Gualdo Tadino si sono poste il problema ed hanno cercato di dare una risposta adeguata organizzando un corso base di escursionismo E1- 2021 che si è svolto nei mesi di marzo ed aprile in parte con lezioni teoriche (presso le sezioni di Gubbio e Gualdo Tadino) ed in parte con uscite. La risposta è stata più che soddisfacente. Si sono iscritti, infatti, 19 partecipanti (su un massimo di 20), dei quali 7 donne, provenienti dalle sezioni di Gubbio (11), Gualdo Tadino (6) e Perugia (2). Gli obiettivi erano contenuti nella premessa del bando di partecipazione: “promuovere e trasmettere i valori etici e le conoscenze di base per effettuare escursioni con un equipaggiamento ed una preparazione consoni all’ambiente di montagna: cosa portare nello zaino, come vestirsi e come alimentarsi, come preparare un’escursione a tavolino, analizzando carte topografiche, relazioni e bollettini meteo, per poi apprendere durante le uscite come determinare costantemente la propria posizione facendo orientamento con mappa, bussola ed altimetro.
Ma andare in “montagna” significa anche mettersi in gioco in un ambiente lontano dalla nostra quotidianità, camminare imparando ad osservare ed ascoltare il territorio circostante, esplorare nuovi ambienti”.
I temi di approfondimento proposti rispondevano alle esigenze in premessa:
a) Organizzazione e strutture del CAI – Ambiente Montano e Cultura dell’andare in montagna
b) Cartografia ed Orientamento – Cenni funzionamento ed uso pratico GPS
c) Equipaggiamento e Materiali – Organizzazione di un’escursione
d) Alimentazione, preparazione fisica e movimento – Elementi di Primo Soccorso
e) Soccorso Alpino – Gestione e riduzione del Rischio – Cenni di Meteorologia
f) Flora e Fauna – Sentieristica
Il corso è stato diretto dall’eugubino Giulio Fiorucci coadiuvato dagli accompagnatori escursionistici Benedetto Baciotti, Rori Formica, Paola Mariotti, Pierdomenico Matarazzi, Marcello Migliarini, Marco Scassellati ed esperti del Sasu (Soccorso Alpino)..
Gli istruttori sono stati Patrizia Ceccarelli, Laura Gatti, Pierluigi Gioia, Benedetto Baciotti, Luigino Brunetti, Mariano Cabras, Mauro Tavone, Cesare Capoccia, Pierdomenico Matarazzi, Marco Scassellati, Marcello Migliarini, Rori Formica e Giulio Fiorucci.

I 19 partecipanti, alla fine del corso, hanno ottenuto un attestato di partecipazione. Negli ambienti CAI si spera di aver seminato anche il desiderio di immergersi ancora più approfonditamente nelle tematiche proposte frequentando un corso per accompagnatori di escursione che dovrebbe essere organizzato in un prossimo futuro. Perché l’obiettivo era anche quello di promuovere la formazione di futuri accompagnatori delle escursioni promosse dalle sezioni CAI e quindi formare dei dirigenti CAI. Sui temi proposti c’è grande attenzione. Lo dimostra un incontro promosso dalla sezione CAI di Gualdo Tadino venerdì 29 aprile presso la chiesa di San Francesco sul tema “Come non perdersi in montagna” .
Ad ascoltare i relatori Sergio Bocchini e Katiuscia Dormi della Scuola Regionale Umbria di escursionismo sono intervenute una cinquantina di persone, soprattutto giovani. Buon segno.
Mentre la lezione sulla flora e la fauna del naturalista Mauro Tavone ha stimolato l’esigenza di un ulteriore approfondimento del tema che la sezione CAI di Gualdo Tadino soddisferà organizzando 4 incontri per conoscere le orchidee con lo stesso Mauro Tavone: il 20 e 27 maggio presso la sede della sezione in piazza Garibaldi (lezioni teoriche) ed il 21 e 28 maggio uscite sul territorio (per osservare i fiori
dal vivo).
Insomma, c’è fermento nel CAI alle falde dell’Appennino. Dopo le restrizioni imposte dal Covid, c’è il
grande desiderio di tornare a respirare a pieni polmoni l’aria di montagna e di farlo nei modi corretti.

Riccardo Serroni.

Il corso di escursionismo.pdf